![]() E’ stato messo a punto un protocollo basato su una serie di esercizi cosiddetti di ginnastica medica cinese (LIANGONG, QIGONG, TAIJI) allo scopo di fornire un semplice ma allo stesso tempo efficace strumento da utilizzare per la prevenzione e la terapia riabilitativa. Sono esercizi che possono essere praticati con un contenutissimo consumo energetico e questo li rende adatti a pazienti di tutte le età, che presentano problemi cardiocircolatori o respiratori, riuscendo anche ad alleviarne la sintomatologia. Caratteristica importante di questi esercizi di ginnastica medica cinese è la ginnastica respiratoria cui sono associati, che nella fase di apprendimento utilizza la respirazione naturale, nelle fasi successive quella addominale o controaddominale. Questo tipo di respirazione provoca un complesso meccanismo che da una parte determina aumento della pressione endoaddominale e dall’altra una riduzione della pressione endotoracica. Questo dà luogo a diversi effetti benefici, come favorire il ritmo venoso al cuore destro e migliorando le condizioni del circolo di ritorno endoaddominale; si ha un effetto di drenaggio su tutti gli organi interni come fegato, milza, pancreas. Aumenta la respirazione alla base del polmone che migliora l’ossigenazione e la cessione alveolare di CO2. Mentre nella cultura occidentale si è imposta una nel tempo una visione divisa dell’uomo fra corpo e psiche, nella cultura orientale l’uomo è stato da sempre osservato con sguardo olistico. Pertanto il pensiero del movimento del corpo ed il suo contenuto emotivo, la realizzazione del movimento attraverso la contrazione muscolare, il suo progetto contenuto nell’elaborazione di un messaggio nervoso sono tutti elementi di un unico fenomeno e l’allontanamento da questa unità è già un primo segnale di malattia. In questa ottica l’esercizio ginnico permette al corpo di riacquistare la sua reattività ma contemporaneamente ne attiva le singole componenti energetiche e psichiche, materiali e meccaniche. Da qui nasce la coscienza che l’estetica del bello equivale all’omeostasi dello stato di salute e che la consapevolezza della salute stessa ed il suo mantenimento corrispondono a valorizzare la nostra tensione al bello: il gesto diventa quindi l’esteriorizzazione di un buon equilibrio yin-yang, mente-corpo. L’ esecuzione corretta di un esercizio di ginnastica medica cinese determina le tre unioni interne: cuore-idea, idea-energia, energia-forza. Il gesto finale diventa espressione perfetta dell’integrazione fra psiche e corpo e risulterà così esteticamente bello. Al contrario di altre discipline che si accompagnano a gare ed agonismo, queste potremmo dire hanno come solo avversario noi stessi e i nostri disequilibri energetici. Quindi tutto risiede nel superare le nostre debolezze, armonizzare le nostre disarmonie e sintonizzare mente e corpo in un tutt’uno.
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Novembre 2018
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